La tradizionale dama italiana, molto giocata ovviamente nel nostro paese, differisce leggermente da quella che è considerata la “dama internazionale“. In questo articolo prenderemo in considerazione le 10 regole da conoscere necessariamente per inziare a giocare a dama (nella variante della dama italiana):
- La damiera si compone di 64 caselle alternate per colore (bianche e nere) e va posizionata con l’ultima casella in basso a destra di colore nero. Negli scacchi, invece, in basso a destra vi è una casella bianca.
- Ciascun giocatore dispone all’inizio di 12 pedine, collocate sulle caselle di colre scuro delle prime tre righe sul proprio lato della damiera. Ogni giocatore ha o le pedine bianche o le pedine scure. La scelta del colore fra i giocatori si effettua per sorteggio.
Inizia a giocare il bianco. - La pedina si può muovere in diagonale sulle caselle scure di una casella alla volta e solo in avanti. Quando una pedina raggiunge una delle caselle dell’ultima riga viene promossa a dama e la si differenzia dalle pedine ordinarie mettendo sopra di essa un’altra pedina presa fra quele non più in campo.
- Ogni pedina può catturare quelle avversarie che si trovano in avanti, sulla casella diagonale accanto alla propria e che abbiano la casella successiva libera. In seguito alla presa, qualora si dovessero trovare in diagonale altre pedine con la successiva casella libera, si deve continuare a mangiare senza togliere la mano dalla propria pedina. In tal caso la presa si chiama multipla.
- La dama si muove ugualmente di una casella alla volta in diagonale e può catturare sia le pedine che le dame avversarie.
- L’antica regola del “soffio”, la quale prevedeva la possibilità di catturare una pedina avversaria qualora questa non avesse – al turno precedente – catturato la pedina nemica nonostante ne avesse la possibilità, è stata abolita dalla Federazione Dama nel 1934.
- Avendo più possibilità di presa si debbono rispettare obbligatoriamente nell’ordine le seguenti priorità:
- è obbligatorio mangiare dove ci sono più pezzi;
- a parità di pezzi di presa tra pedina e dama, quest’ultima è obbligata a mangiare;
- la dama sceglie la presa dove si mangiano più dame;
- a parità di condizioni si mangia dove s’incontra prima la dama avversaria.
- “Pezzo toccato = Pezzo mosso”, ovvero il giocatore che, nel proprio turno di gioco, tocca un proprio pezzo sulla damiera, è obbligato a muoverlo.
Se si vuole aggiustare un pezzo messo male sulla scacchiera bisogna prima avvertire l’avversario dichiarando “accomodo” o “acconcio” e attendere l’assenso dell’avversario. - Si vince per abbandono dell’avversario o quando si catturano e\o bloccano tutte le pedine avversarie.
- Si pareggia in una situazione di evidente equilibrio finale per accordo dei giocatori o per decisione dell’arbitro a seguito del conteggio di 40 mosse richiesto da uno dei due giocatori. Il conteggio delle mosse si azzera e riparte da capo tutte le volte che uno dei due giocatori muove una pedina o effettua una presa.